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Estate, aumenta il rischio di punture di zecche. Ecco cosa fare in questi casi 27 Agosto 2022

In estate la natura si risveglia, le piante crescono e anche gli insetti tornano farci compagnia. Se pensate che solo le zanzare possano essere fastidiose vi sbagliate. Vi state dimenticando delle zecche.

I luoghi privilegiati da questi insetti sono i boschi, i prati e le sponde di torrenti e fiumi.

La zecca si riconosce dalla forma ovale, che varia da alcuni millimetri fino a oltre 2 centimetri e dal colore che va dal grigio al rosso scuro. La sua crescita dipende dalla quantità di sangue che riesce a succhiare. Quando si attacca ad un essere umano non ci sono conseguenze gravi, tranne in alcuni casi in cui possono trasmettere delle patologie, come la Malattia di Lyme. Solitamente, invece, l'unico effetto provocato è un arrossamento e gonfiore della parte colpita e la sensazione di prurito.

Ecco come intervenire

L'incontro con una zecca può essere prevenuto seguendo qualche piccolo accorgimento. In caso di escursione nei boschi:

  • vestitevi adeguatamente lasciando scoperte meno parti possibili;
  • indossate capi chiari, le vedrete più facilmente;
  • non camminate nell'erba alta;
  • a casa lavate accuratamente gli abiti e controllate ogni parte del corpo. Questi insetti preferiscono posizionarsi su testa, collo, fianchi e nelle pieghe cutanee

Nel caso in cui aveste addosso una zecca, poi, è importante intervenire correttamente:

  • rimuovetela con un paio di pinzette, afferrandola il più vicino possibile alla cute e non per il corpo;
  • tirate verso l'alto senza ruotarla.

Per essere sicuri di farlo nel modo giusto potete rivolgervi al personale specializzato in qualunque farmacia, che saprà rimuoverla correttamente controllando la zona colpita, per verificare che non ci siano complicazioni e indicandovi cosa fare.

Ultime news
  • Bambini: difese immunitarie forti sin dalla nascita

    21 Ottobre 2023

    Quando si parla di sistema immunitario, anche nei bambini, si fa riferimento ad alcuni elementi come le vitamine, l'energia, gli anticorpi. La loro produzione dipende dal microbiota, che è l'insieme dei microrganismi che popola il tratto digerente, in particolare l'intestino.

    Oltre mille miliardi virus, batteri, protozoi, funghi, comunicano tra loro agendo come un organismo unico, indispensabile per una crescita corretta e sana.

    Alcuni recenti studi hanno evidenziato che i bambini fortemente allergici hanno popolazioni ridotte di "Lattobacilli", e che ad una colonizzazione dell'intestino da parte di "Clostridium difficile" è associata a dermatite atopica e asma nei primi sei anni di vita.

    La formazione del microbiota comincia subito dopo la nascita, con il passaggio del neonato dal canale del parto, e intorno ai tre anni è simile in tutto a quello di un adulto.

    Per la composizione del microbiota l'allattamento al seno è cruciale, per questo molti pediatri insistono sull'importanza di allungare i tempi dell'allattamento al fine di rafforzare il sistema immunitario dei bambini.

    Infatti, i composti bioattivi presenti nel latte materno promuovono lo sviluppo di varie specie di "Bifidobacterium" essenziali per il suo equilibrio.

    C'è poi un secondo momento importante nella vita di un bambino, ed è quello dello svezzamento.

    In questa fase una dieta ricca di verdura, frutta e cereali integrali garantisce un elevato apporto di fibre, che favoriscono la massima diversità (e ricchezza) del microbiota.

    I cibi da privilegiare durante lo svezzamento sono: olio extravergine di oliva, broccoli, cardi, cipolle, carote, cavoli neri, frutta, finocchi, cicoria, melenzane, radicchio, carciofi.

    Anche lo yogurt è ottimo: la fermentazione acida, ottenuta aggiungendo al latte i microrganismi "Lactobacillus bulgaricus" e "Streptococcus termophilus", contrasta la colonizzazione del microbiota da parte dei patogeni.

    Nella nostra farmacia trovi gli alimenti e i prodotti più adatti per il tuo bambino, dalla nascita allo svezzamento.

  • Dieta e integratori: ecco la ricetta per tutelare la salute della prostata

    19 Ottobre 2023

    Come detto più volte, seguire una corretta alimentazione può migliorare la nostra salute e aiutare il corpo a svolgere correttamente le sue funzioni.

    È il caso della prostata, una ghiandola maschile situata appena sotto la vescica, davanti al retto, e il cui benessere è fondamentale per la salute dell’uomo. Attraverso la prostata, infatti, passa l'uretra, il canale che porta all'esterno sia le urine che il liquido seminale.

    La salute di questa ghiandola può essere compromessa da alcuni fattori tra cui:

    • la pressione elevata,
    • il diabete,
    • il colesterolo alto
    • i trigliceridi alti

    che possono aumentare le probabilità di danneggiarla. Ma non solo.

    Anche il vizio del fumo e l’alimentazione possono interferire con il suo corretto funzionamento e in particolare, l’assunzione di cibi ricchi di zuccheri come i dolci, le carni rosse, fritture e l’abuso di grassi saturi, sono fortemente sconsigliati per garantirne la buona salute.

    Ricettario di buona salute

    Per questo è importante seguire una dieta equilibrata e sobria, privilegiando alimenti come frutta e verdura ricchi di antiossidanti naturali e le proteine della soia, che svolgono un ruolo protettivo contro lo sviluppo del cancro alla prostata.

    Esistono poi specifici integratori che influiscono positivamente come, ad esempio, quelli a base di:

    • serenoa repens, una pianta efficace a prevenirne l'ingrossamento e capace di ripristinare le normali funzionalità;
    • avovida, che svolge un'azione antinfiammatoria e ricostituente;
    • licopene, con proprietà antiossidanti;
    • zinco, che agisce sul sistema immunitario.

    Queste sostanze, unite ad una dieta corretta e all’attività fisica, possono migliorare la salute della prostata agendo a sostegno delle sue funzionalità. In caso di necessità, quindi, potete rivolgervi al vostro farmacista di fiducia che saprà indicarvi il prodotto migliore e il trattamento più adatto alle vostre esigenze.

  • Raffreddore neonatale: cos´è e come si cura

    17 Ottobre 2023

    L'età non conta, grandi o piccini, il raffreddore non risparmia davvero nessuno.

    Sono circa 200 i virus che portano a questa infiammazione della mucosa nasale, della faringe e in alcuni casi della gola. I sintomi sono piuttosto comuni, come il classico naso che cola, rialzo della temperatura, starnuti, tosse, inappetenza e difficoltà a dormire.


    Raffreddore: amico o nemico dei bambini?

    Sia negli adulti che nei bambini, se ben curato, non è una patologia preoccupante.

    Sapevate, piuttosto, che il raffreddore neonatale può essere utile? Nei primi mesi di vita il nostro organismo inizia a produrre i cosiddetti "anticorpi delle memoria" che, ricordando l'incontro con l'agente infettivo, difendono l’organismo durante gli attacchi successivi.

    E tutti sappiamo che il raffreddore ci viene a trovare molto spesso.

    In più, i neonati sviluppano un'immunità momentanea che li protegge dal virus per un periodo dopo il contagio.


    Cure e prevenzione

    Per curare il raffreddore neonatale, è importante:

    • evitare antinfiammatori e antibiotici;
    • idratare il bambino facendogli bere molta;
    • liberare il naso dal muco, lavando le vie nasali con soluzioni saline apposite;
    • umidificare gli ambienti che favoriscono lo scioglimento del muco, riducendo la congestione nasale;
    • far riposare il piccolo, aiutando il sistema immunitario a reagire.

    Ricordatevi, il raffreddore è contagioso! Prevenirlo è possibile, per esempio lavando bene ciucci e giocattoli e tenendo il neonato lontano da chi sta affrontando questa forma virale.

    In ogni caso chiedete sempre consiglio al personale in farmacia che saprà darvi le giuste indicazioni per curare al meglio i sintomi del vostro bambino.
Rubriche
  • QUAL´E´ IL MOMENTO GIUSTO DELLA GIORNATA PER ALLENARSI?

    01 Maggio 2024

    Le persone, che praticano sport o decidono d'iniziare, spesso si pongono una domanda, che in molti crea un forte dubbio e una grande perplessità. La domanda, che si fanno è la seguente. Ma qual'è il momento giusto della giornata, per allenarsi e ottenere buoni risultati e benefici? Prima di rispondere a questa domanda, bisogna parlare della cronobiologia. Infatti, con questo termine si indicano diverse funzioni umane, perché hanno un andamento ritmico, che rappresenta la produzione degli ormoni, i cambiamenti climatici, l'umore, i battiti cardiaci e molto altro ancora. Questi ritmi nello sport sono molto importanti, il loro nome è circadiani o sono detti anche più semplicemente giornalieri e hanno una durata di 24 ore. In poche parole, i ritmi circadiani rappresentano un gruppo di ormoni, che influenzano ogni allenamento fisico.

    Qual'è il momento giusto della giornata per allenarsi? E che cosa valutare?

    Il Gh è l'ormone della crescita e durante l'arco della giornata è presente in tre picchi. Due si verificano, dopo l'addormentamento (circa un quarto d'ora dopo). Il terzo invece è meno significativo e si sviluppa, nelle prima ore del mattino. Il testosterone è costituito da 2 picchi, uno la mattina tra le 06.00 e le 07.00 e il secondo verso le 17.30. Invece il cortisolo presenta il suo apice massimo la mattina tra le 07.00 e le 08.00. Allora quando è corretto allenarsi? Bisogna allenarsi in base alle necessita e gli obbiettivi, che si vogliono raggiungere.

    Se si desidera dimagrire, il consiglio è quello di praticare un'attività aerobica, la mattina. In questo modo l'organismo sfrutterà l'apice del GH e del cortisolo, producendo un effetto dimagrante. Se al contrario si vuole aumentare e rafforzare la massa muscolare è bene allenarsi, nelle prime ore del pomeriggio, perché l'organismo utilizzerà la quantità elevata di testosterone, che rappresenta appunto, l'ormone responsabile della crescita muscolare.Inoltre, se l'Allenamento viene svolto nel tardo pomeriggio, l'organismo sfrutta l'adrenalina, un ormone che aumenta l'energia e aiuta a sopportare gli sforzi fisici.

    Se per qualsiasi motivo, non potete rispettare questi momenti della giornata, non rinunciate ad allenarvi regolarmente. Buon allenamento.

  • LE TISANE CHE AIUTANO A DIMAGRIRE

    24 Aprile 2024

    A volte, anzi molto spesso, capita che si senta il desiderio di voler perdere peso, la molla che fa scattare questo desiderio è il non piacersi fisicamente, il voler piacere agli altri, il poter indossare un determinato stile di abbigliamento o semplicemente per il fatto di volersi dimagrire. Perdere peso a volte non semplice, anzi può risultare difficile e diventare un complesso che porta a stare male.

    Se avete deciso seriamente di voler perdere peso, con un pò di buona volontà e la giusta costanza, noi con questo nuovo articolo, vogliamo aiutarmi in questo vostro desiderio e infatti, vi diciamo che esistono le tisane dimagranti che possono aiutarvi a perdere i chili che non vi fanno sentire bene con voi stessi.

    Tisana al guaranà, questo infuso, influisce sul metabolismo, perché lo rende più veloce e questo meccanismo fa in modo che l'organismo bruci i grassi e li assimili in minor quantità. Inoltre, riduce drasticamente il senso di fame e quello legato alla fame nervosa. Attenzione si sconsiglia l'assunzione del guaranà alle persone che soffrono di problemi legati alla circolazione sanguigna e all'ipertensione. Assumere una volta al giorno.

    Tisana al tè verde, svolge le stesse funzioni sull'organismo del guaranà, ma la differenza è che con ha alcun tipo di controindicazioni, ma si consiglia sempre di evitarne il consumo eccessivo.Consumare fino a 2 volte al giorno.

    Tisana all'equiseto, aiuta a ridurre il grasso che si deposita nell'organismo, elimina le tossine, garantendo un'azione depurativa completa, che facilitano la perdita del peso in eccesso. Consumare una tazza al giorno, lontano dai pasti.

    Tisana alla zenzero, è ottima per eliminare in chili in più, perché facilità la digestione, brucia i grassi ed elimina il senso di fame provocato dallo stress.

    Cercate un rimedio naturale per perdere qualche chilo di troppo? Ora conoscete dei validi rimedi naturali che vi aiuteranno in modo sano....

  • LE 7 REGOLE, PER ALLENARSI CORRETTAMENTE

    17 Aprile 2024

    Nello sport, per raggiungere validi risultati e rimanere in buona salute, la prima cosa da fare è quella d'imporsi e rispettare delle preziose regole. Seguire e rispettare alcune regole nello sport non è difficile, ma dipende da voi e da quanto è grande il vostro desiderio di raggiungere "il successo". In questo nuovo articolo, vediamo le 7 regole, per allenarsi correttamente, una specie di scorciatoia, per rimanere in salute e ottenere ottimi risultati con minor fatica.

    7 regole per allenarsi correttamente

    Prima regola - gli esercizi fondamentali -

    Gli esercizi fondamentali sono anche detti esercizi base e sono indispensabili, perché permettono all'atleta di costruire la propria struttura fisica. Questi esercizi di "riscaldamento" devono eseguiti regolarmente, ogni volta che si inizia l'allenamento.

    Seconda regola - le sedute di allenamento -

    Stabilire la frequenza di allenamento è molto importante. Il consiglio è quello di abbinare alla pratica dello sport, il giusto recupero fisico. Dovete sempre concedervi il giusto recupero fisico, perché questo vi permette di rimanere in salute e non affaticare eccessivamente l'organismo.

    Terza regola - l'intensità -

    Con il trascorrere del tempo, il corpo si abitua agli allenamenti e quindi bisogna mantenere un buon equilibrio, anche a livello mentale. Se la mente vi dice di fermarvi, assecondatela e riprendete in seguito lo svolgimento degli esercizi.

    Quarta regola - il tempo di allenamento -

    Si intende la durata dell'allenamento e non deve essere mai superiore ai 60 minuti. Infatti, quando si supera l'ora di allenamento, l'organismo aumenta la produzione di cortisolo a sfavore del testosterone.

    Quinta regola - l'alimentazione -

    L'alimentazione deve essere sempre corretta, equilibrata e completa. Si possono preferire spuntini frequenti durante l'arco della giornata, purché sia leggeri e salutari.

    Sesta regola - la qualità del riposo notturno -

    Riposare correttamente la notte, almeno 8 ore, permette un buon recupero fisico.

    Settima regola - la pazienza, l'impegno e la costanza -

    Per raggiungere buoni risultati, a volte ci vuole tempo e non per questo bisogna arrendersi. Ricordate di associare alla pratica della vostra disciplina sportiva, la giusta dose di pazienza, impegno e costanza, perché solo in questo modo raggiungerete i vostri obbiettivi.

    Buon allenamento.

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