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Stop al mal di gola con l’umidificatore

Stop al mal di gola con l’umidificatore

21 Gennaio 2023

Arrivano i primi freddi e con loro anche i tipici mali di stagione. Gli sbalzi di temperatura tra l’esterno e l’interno delle abitazioni, infatti, causano secchezza alle mucose e la riduzione di lacrime e saliva. Tutti elementi che rappresentano vere e proprie barriere ai virus e ci mantengono in salute.

Il calore eccessivo e la mancanza di umidità negli ambienti chiusi, contrastano il corretto funzionamento delle nostre difese, favorendo gli attacchi virali e la nascita di disturbi come, per esempio, il mal di gola.

Prevenire questo problema, però, è possibile: basta seguire qualche piccolo accorgimento.

Via libera al vapore

Per prima cosa è importante mantenenere gli ambienti ad una temperatura di circa 20-22 gradi con il 40-50% di umidità relativa. Per farlo si possono applicare sui caloriferi delle vaschette piene d’acqua che, grazie all’evaporazione generata dal calore, evitano l’eccessiva secchezza degli ambienti.

Un altro rimedio è rappresentato dagli umidificatori, appositi apparecchi in grado di scaldare l’acqua fino a 100° e rilasciare nell’aria vapore acqueo sterilizzato. Soprattutto nel caso ci fossero bambini, vengono consigliati anche modelli “a freddo” che funzionano ad ultrasuoni. Questi producono nebulizzazioni di acqua e le disperdono nell’ambiente.

Generalmente si posizionano nel soggiorno o nelle camere da letto, lontani da fonti di calore e vanno tenuti accesi dalle quattro alle otto ore, a seconda della grandezza della stanza. Importante, poi, è alimentarli solo con acqua fredda del rubinetto, non aggiungere oli o essenze profumate e non dirigere il getto verso oggetti o persone.

Gli umidificatori possono essere acquistati in farmacia sotto indicazione del personale specializzato che vi indicherà il modello migliore a seconda delle vostre esigenze.

Geloni ai piedi: come curarli?

Geloni ai piedi: come curarli?

19 Gennaio 2023

Se siete stati per lungo tempo all’aperto, esposti alle basse temperature, potreste avvertire un bruciore alle mani o ai piedi.

Controllate il colore e la texture cutanea: se la pelle è lucida, gonfia ed ha un colore rosato o violaceo potrebbe trattarsi di geloni.

I geloni compaiono quando la pelle particolarmente sensibile viene esposta per tante ore al freddo, senza una dovuta protezione, e poi è sottoposta ad un brusco rialzo termico che crea una dilatazione troppo veloce dei vasi sanguigni. La cute si infiamma e si gonfia, a causa dell’edema dei tessuti, la pelle cambia colore, diventa bluastra e si presenta marmorizzata, tirata, più rigida e soggetta a spaccature.

Per prevenire i geloni, la prima regola è quella di indossare capi di abbigliamento che isolino termicamente la pelle. Se le zone delicate del vostro corpo non sono sufficientemente coperte da grasso o tessuto muscolare – come accade ad esempio a donne e bambini – assicuratevi di mantenerle al caldo e di favorire la giusta circolazione.

Se sapete per certo di dover rimanere per molte ore all’aria aperta prevenite la comparsa di geloni con creme che proteggano la cute, che svolgano una funzione di termoregolazione – aumentando il calore nelle zone più critiche e preservandone la dispersione – e che attivino il microcircolo cutaneo per evitare gli episodi di micro congelamento.

Se, invece, i geloni sono ormai una dolorosa realtà, correte ai ripari applicando delle specifiche creme lenitive e cicatrizzanti, in grado di risolvere le ulcere causate dal freddo e di sfiammare il bruciore.

Ottimi, per lenire, sono anche gli impacchi con fiori di calendula e olio di mandorle dolci.

3 consigli per misurare correttamente la febbre con il termometro digitale

3 consigli per misurare correttamente la febbre con il termometro digitale

17 Gennaio 2023

È stagione d’influenza ed è tempo di estrarre i termometri dai cassetti.

Se anche voi vi siete convertiti all’utilizzo del termometro digitale – economico, pratico ed affidabile – ecco qualche consiglio per essere sicuri di misurare correttamente la febbre.

  1. Cosa non fare prima di misurare la febbre

I termometri digitali sono estremamente precisi e possono registrare anche le più lievi oscillazioni della temperatura corporea. Alcune di queste sono causate da comportamenti eseguiti poco prima della misurazione che possono quindi inficiarne il risultato. Bere bevande calde o fredde, fare la doccia, fare sport o fumare possono influenzare la temperatura corporea. Per un risultato affidabile, quindi, evitate queste attività nei 15 minuti precedenti.

  1. Posizionare correttamente il termometro

Nel termometro digitale, la parte che rileva il calore del corpo è il bulbo: una piccola zona metallica lunga appena 0,5 cm.

Se preferite misurare la temperatura sotto l’ascella, abbiate cura di posizionare il termometro in verticale rispetto al cavo ascellare, con il bulbo ben appoggiato alla pelle.

Se preferite la rilevazione orale, posizionate il termometro sotto la lingua accanto ai molari, tenendo la bocca chiusa.

Nei bambini, invece, è consigliata la misurazione rettale: veloce e resistente ai movimenti.

  1. Ogni zona ha la sua temperatura

Ricordate, infine, che ogni parte del corpo ha un grado di calore differente. Una volta iniziata la misurazione in una zona, se volete confrontare l’andamento della febbre durante il giorno, abbiate cura di rilevare la temperatura sempre nello stesso luogo. Quando è febbre? Solitamene le ascelle hanno una temperatura di tolleranza fino ai 36.7 gradi, il cavo orale aumenta a 37, mentre nella zona rettale non è febbre fino ai 37.5.

Per avere altri consigli, chiedete al farmacista: saprà indicarvi tutti i segreti per una misurazione corretta della temperatura con il termometro digitale.

Influenza in arrivo? Previenila con i probiotici

Influenza in arrivo? Previenila con i probiotici

07 Gennaio 2023

Se l’idea di prendere l’influenza ti fa venire i brividi, ma di paura e non di freddo, quest’anno gioca d’anticipo: evita il contagio e previeni i malanni stagionali prendendoti cura sin da ora del tuo stato di salute.

Per contrastare efficacemente i virus che durante la stagione autunnale ed invernale diventano più aggressivi, è importante stimolare la produzione di anticorpi e migliorare il sistema immunitario.

Come? Sfruttando la preziosa azione dei probiotici e dei prebiotici.

Ecco qualche consiglio.

  1. Via libera ai fermenti lattici

I fermenti lattici probiotici sono microrganismi attivi, importanti alleati del sistema immunitario. Il loro ruolo? I batteri benefici tengono sotto controllo la crescita di microrganismi nocivi all’interno dell’intestino e contrastano la vita degli agenti patogeni.

Per questo motivo, fermenti lattici efficaci come il Lactobacillus Acidophilus o il Bifidobacterium Lactis arrivano vivi nell’intestino e favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale, da cui ha origine il 70% delle difese immunitarie.

  1. Integra i prebiotici

Per aiutare l’efficacia dei probiotici, aggiungi alla dieta anche delle sostanze chiamate prebiotiche, che hanno il ruolo di nutrire i microrganismi buoni nell’intestino. I prebiotici, come l’inulina o lo psyllium, sono sostanze di origine alimentare che sostengono la flora batterica intestinale e sono comodamente disponibili in farmacia, spesso direttamente integrati ai probiotici per un potente effetto sinergico.

  1. Sostieni l’organismo con i complessi vitaminici

In caso di carenze specifiche, soprattutto in vista dell’inverno, aiuta il tuo organismo con speciali integratori vitaminici pensati per darti forza proprio dove ne ha più bisogno.

Complessi vitaminici, prebiotici e fermenti lattici probiotici non hanno effetti collaterali e possono essere assunti anche per lunghi periodi.

È per questo che, in vista dell’arrivo dell’inverno e dell’ondata di influenza, è bene iniziare a rafforzare l’organismo dall’interno, preparando il corpo a contrastare la sopravvivenza dei batteri nocivi e dei virus.

Disidratazione: un rischio anche nella stagione fredda

Disidratazione: un rischio anche nella stagione fredda

05 Gennaio 2023

Che durante la stagione calda sia fondamentale idratarsi è cosa certa e nota a tutti. Ma cosa succede in inverno?

Molto spesso, erroneamente, si pensa che con l’abbassamento delle temperature, non esistano rischi legati alla carenza di liquidi e si tende a bere di meno.

Se è vero che il freddo diminuisce il senso della sete, però, è altrettanto vero che i danni generati dalla disidratazione sono gli stessi in qualunque stagione dell’anno.

L’acqua: fonte di salute

Una scorretta o non adeguata idratazione può provocare una serie di malesseri tra cui irregolarità della diuresi, infezioni come la cistite, senso di secchezza alla bocca, sonnolenza, stitichezza, vertigini, mal di testa e affaticamento.

Ma non solo, negli adulti la carenza di liquidi può portare anche a cambiamenti umorali, come una maggior irritabilità e, in alcuni casi, anche confusione mentale.

Un errore comune che si compie nella stagione fredda, poi, è pensare che non avvenga traspirazione. Non è così. La sudorazione, infatti, anche se più veloce e poco percepibile, è sempre presente. La perdita di liquidi e sali minerali, quindi, deve essere reintegrata.

La cosa migliore da fare è bere regolarmente a piccoli sorsi, senza aspettare lo stimolo della seta. I medici raccomandano di introdurre circa due litri di acqua al giorno, senza dimenticarsi il giusto apporto di vitamine e sali contenuti in frutta e verdura. Così facendo, eviterete tutti i problemi legati alla carenza di liquidi, mantenendo il vostro corpo in perfetta salute, anche in inverno.

Per avere maggiori informazioni o consigli su come intervenire in caso di disidratazione potete rivolgervi al vostro farmacista di fiducia che saprà indicarvi come agire nel modo migliore.
Teanina, l´antistress naturale

Teanina, l´antistress naturale

03 Gennaio 2023

Quanto è piacevole la sensazione di calore e il profumo che ci trasmette una bevanda calda. Soprattutto nelle giornate più fredde, una buona tazza di tè è in grado di scaldarci e infonderci tranquillità fin dal primo sorso.

Questa pianta dalle molteplici proprietà, influendo in moltissime funzioni del nostro corpo, è un vero e proprio nettare di benessere a 360°. Per esempio, diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari, migliora le funzioni cognitive, protegge ossa e denti e riduce l'incidenza del diabete e di alcuni tumori. In più, è ricca di antiossidanti che aiutano a mantenere il nostro organismo in salute.

Ma non solo. Sapevate che il tè è anche un potente alleato contro lo stress?

Via lo stress grazie alla natura

Questa importante caratteristica arriva dalla teanina, una molecola a struttura aminoacidica di derivazione non proteica, che si trova nelle foglie della pianta in concentrazioni diverse a seconda della tipologia. Il tè verde, per esempio, ne è particolarmente ricco.

Alcuni studi hanno dimostrato come l'assunzione di questa sostanza riduca la reattività allo stress e all'ansia e svolga anche un effetto positivo sulle performance a livello cerebrale, migliorando la capacità di attenzione e la memoria.

Ma non è tutto. Dagli studi effettuati, è emerso anche che la teanina avrebbe un importante effetto immunostimolante, capace di schermare contro i virus influenzali e il raffreddore.

Una vera miniera di benefici, che soprattutto con l'arrivo della stagione fredda, possono davvero migliorarvi la salute e l'umore.

La teanina è 100% naturale ed è possibile assumerla anche attraverso integratori specifici che potete trovare in farmacia, seguendo sempre gli utili consigli del personale specializzato.

Influenza, l´OMS sfata 5 grandi miti

Influenza, l´OMS sfata 5 grandi miti

31 Dicembre 2022

Naso che cola, tosse, mal di testa. Quante volte, in presenza di questi sintomi, ci siamo improvvisati medici dando la colpa all'influenza.

Anche se questi disturbi sono tipici di questa patologia, è importante non sottovalutarli perché, come evidenziato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo causano ogni anno tra i 350.000 e i 650.000 decessi, oltre a milioni di ricoveri.

Influenza, vietato non sapere

Questa malattia, quindi, è molto più pericolosa di quanto si pensi e spesso, pensando di sapere già tutto, non ne curiamo adeguatamente gli effetti, peggiorandoli.

Per questo motivo è bene chiarire alcuni punti:

  • l'influenza non si deve trascurare. Molte volte, infatti, scambiandola per un semplice raffreddore, si lascia che i sintomi si complichino, portando a malattie decisamente più gravi come polmoniti e infiammazioni di cuore e cervello;
  • il vaccino antinfluenzale non causa l'influenza e non provoca effetti collaterali gravi. I casi di effetti conseguenti al vaccino, infatti, sono rarissimi. Può manifestarsi, invece, un senso di spossatezza per circa un paio di giorni;
  • i vaccini funzionano per i virus specifici per cui sono stati formulati. Ѐ, quindi, possibile ammalarsi di influenza se si viene colpiti da ceppi diversi da quelli per cui si è stati vaccinati;
  • le donne incinte possono vaccinarsi. Ѐ consigliato dai medici poiché, in stato di gravidanza, il sistema immunitario è più debole;
  • proteggersi dall'influenza si può, limitando il contatto con persone malate, disinfettando le superfici condivise, lavandosi spesso le mani ed evitando di toccarsi troppo spesso occhi, bocca e naso.

In ogni caso, rivolgetevi sempre al vostro medico per una corretta diagnosi e al vostro farmacista per avere indicazioni su come curare in modo adeguato questa patologia.

Freddo in arrivo: proteggete la pelle

Freddo in arrivo: proteggete la pelle

29 Dicembre 2022

Durante la stagione fredda la natura si riposa. Cadono le foglie, gli animali vanno in letargo e anche il nostro organismo rallenta alcune delle sue funzionalità.

Con le basse temperature, infatti, il corpo cerca di trattenere calore contraendo la portata dei vasi sanguinei. A causa di questa vasocostrizione, la cute diminuisce il ritmo delle sue attività come, per esempio, la produzione dei lipidi, necessaria per tenerla ben nutrita e in salute.

In inverno, poi, gli attacchi esterni come il vento e gli sbalzi di temperatura, uniti alla maggior disidratazione e alla minor produzione di sebo, possono danneggiare la pelle causando disturbi come screpolature, arrossamenti e l’insorgenza di couperose.

Parola d’ordine, protezione!

Per questo è fondamentale correre ai ripari, prendendoci cura dell’epidermide attraverso una corretta beauty routine e utilizzando prodotti in grado di nutrirla, proteggerla e lenirla. Vediamo insieme come.

Per prima cosa è importante detergere il corpo con prodotti delicati. Preferite acqua tiepida e latti detergenti restitutivi, arricchiti con sostanze emollienti e calmanti, che donano morbidezza alla pelle.

Dopo la detersione è necessario idratare accuratamente ogni parte del corpo, prestando particolare attenzione alle zone più esposte al freddo come il viso e le mani.

Al mattino applicate una crema idratante con filtri solari ad ampio spettro e utilizzatela durante il giorno ogni volta che sentite la vostra pelle poco elastica. La sera, invece, utilizzate una lozione ricca di oli e burri emollienti, in grado di rilasciare le loro proprietà lenitive e rigeneranti durante la notte.

Per avere maggiori informazioni o consigli su come proteggere al meglio la vostra cute potete rivolgervi al vostro farmacista di fiducia che saprà indicarvi i prodotti e le formulazioni migliori.

Influenza in gravidanza: alcuni consigli

Influenza in gravidanza: alcuni consigli

27 Dicembre 2022

Questo freddo non ci vuole proprio abbandonare e così, tra uno starnuto ed un colpo di tosse, i sintomi influenzali di stagione continuano a tenerci a letto.

Qualche antipiretico, un po’ di riposo e dopo alcuni giorni tutto torna alla normalità, senza troppe preoccupazioni. Non vale lo stesso per chi aspetta un bambino: in gravidanza, infatti, i disagi dovuti a questo virus possono aumentare.

Come noto, molte medicine sono sconsigliate o addirittura pericolose per la salute di chi si sta sviluppando nel grembo materno.

Che fare, quindi, per difendersi in caso di influenza in gravidanza? La soluzione migliore è la prevenzione.

Sia il Ministero della Salute che l’OMS, infatti, consigliano a tutte le donne tra le 8 e le 12 settimane di gestazione di vaccinarsi contro il virus dell’influenza.

Prima di sottoporsi alla vaccinazione è bene confrontarsi con il proprio ginecologo: tuttavia, la vaccinazione non è di per sé dannosa allo sviluppo del feto, qualunque sia il mese di gravidanza. Anzi: studi recenti hanno dimostrato che i bambini nati da mamma vaccinata contro l’influenza sono immuni al virus fino al compimento del quarto mese di vita. Un bel vantaggio anche per i più piccoli, molto esposti a contrarre il virus in quanto le loro difese immunitarie sono ancora in fase di sviluppo.

Un altro consiglio è evitare luoghi chiusi ed affollati, cercando di stare a debita distanza da soggetti influenzati o raffreddati. L’influenza, infatti, si trasmette facilmente per contagio diretto con persone che starnutiscono o tossiscono.

Infine, se aspettate un bambino, ricordatevi di mangiare molta frutta e verdura, ben lavate. La vitamina C, in particolare, aiuta il sistema immunitario a difendersi dal virus influenzale.

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