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Capsico: un ingrediente, tanti benefici

Capsico: un ingrediente, tanti benefici

11 Febbraio 2023

Conoscete il capsico? No? Probabilmente non avete mai sentito nominare questa pianta, ma i suoi frutti sono noti a tutti. Il capsico, infatti, è la pianta della famiglia dei peperoncini, uno degli ingredienti aromatici più amati nel mondo.

Il capsico, tuttavia, oltre a dare frutti ampiamente utilizzati in cucina, porta con sé numerosi effetti benefici per la salute: merito dei principi attivi che lo caratterizzano e che lo rendono uno degli elementi più usati anche in ambito medicale.

Scopriamo di più.

I benefici del capsico

Grazie alla sua azione antidolorifica garantita dal principio attivo della capsaicina, il capsico può essere utilizzato per curare con successo numerose patologie, tra cui gli stati di dolore neuropatici ed i reumatismi. Questo ingrediente, infatti, è un eccellente analgesico, capace di esercitare anche una buona attività antinfiammatoria.

Ma non è tutto: sfruttando la sua azione vasodilatatrice, il capsico è un perfetto alleato anche per il dimagrimento. Gli estratti della pianta, infatti, vengono impiegati per accelerare i processi metabolici, rivelandosi ottimi brucia grassi.

Potente antiossidante, il capsico è anche in grado di combattere i radicali liberi ed è un valido aiuto per migliorare la circolazione sanguigna.

Insomma, un prodotto tanti benefici. Da oggi, quindi, mai più senza capsico.

Il capsico in farmacia

Il capsico è comodamente acquistabile in farmacia.

Il prodotto è disponibile sotto forma di

  • integratore, per aiutare a migliorare il metabolismo;
  • gel, ideale in caso di contratture muscolari;
  • crema, per una rapida azione antidolorifica.

Prima di acquistare il capsico chiedete consiglio al vostro medico o al farmacista di fiducia: vi saprà indicare la soluzione migliore per le vostre necessità. farmacista di fiducia.

Fibrosi cistica: lo screening preventivo è importantissimo

Fibrosi cistica: lo screening preventivo è importantissimo

09 Febbraio 2023

Quando si parla di salute esiste una sola parola d'ordine: prevenzione. La diagnosi preventiva, infatti, è fondamentale per aumentare le possibilità di guarigione e di cura, in particolare quando si parla di malattie che possono impattare notevolmente sulla vita quotidiana.

Ѐ il caso della fibrosi cistica, una patologia che si presenta fin dalla nascita, causata da un’alterazione genetica che influisce sulle secrezioni di muco nel nostro organismo. Queste, addensandosi e risultando poco fluide, infiammano e danneggiano gli organi interessati, tra cui polmoni e pancreas.

Prevenzione neonatale: un potente alleato

Come detto, la prevenzione è indispensabile e grazie ad un apposito screening, è possibile effettuarla già durante i primi momenti di vita del bambino. Nei primi tre giorni dalla nascita, infatti, attraverso un prelievo di sangue dal tallone del neonato, si può verificare la correttezza del corredo genetico e la piena funzionalità ormonale. I campioni di sangue vengono poi inviati e testati da Centri di Screening Neonatale.

Ad oggi, non esiste ancora una terapia risolutiva contro la fibrosi cistica ma, in caso di conferma della patologia, è importante intervenire quando il bambino non ne presenta ancora i sintomi, per limitarne i danni, evitando disturbi neurologici permanenti e ritardi nella crescita. Tra i trattamenti più comuni troviamo:

· percorsi di fisioterapia respiratoria, per limitare il danneggiamento polmonare;

· antibioticoterapia, per contrastare occlusioni o infezioni delle vie aeree;

· somministrazione di enzimi pancreatici, per far combattere l'insufficienza del pancreas.

Per avere maggiori informazioni su questa patologia, sulla diagnosi e su come affrontarla potete rivolgervi al vostro medico e farmacista di fiducia che sapranno darvi tutti i consigli di cui necessitate.

Sonno disturbato: trova in farmacia i migliori rimedi naturali

Sonno disturbato: trova in farmacia i migliori rimedi naturali

07 Febbraio 2023

La qualità del sonno è tra gli elementi più importanti per una vita sana. Spesso, però, i ritmi frenetici della quotidianità, le cattive abitudini alimentari, lo stress e le preoccupazioni possono mettere a rischio il sonno, disturbandolo.

Che fare, quindi, per dire addio ai problemi di insonnia, e tornare a godersi i vantaggi di un buon relax notturno? Innanzitutto, migliorando la qualità e le abitudini quotidiane. Tuttavia, per ottenere un aiuto nell’immediato e tornare a riposare al meglio, chiedete consiglio in farmacia.

Esistono numerosi prodotti a base naturale in grado di migliorare il sonno notturno, combattendo con efficacia l'insonnia temporanea.

Come quelli a base di verbena, che conciliano il riposo grazie al loro effetto calmante e sedativo: perfetta da utilizzare in infusione per la realizzazione di tisane, la verbena è ottima anche come olio essenziale per diffusori, l’ideale per creare un ambiente rilassante nella stanza da letto.

Tra i rimedi naturali più efficaci c’è poi la valeriana: disponibile in capsule, in gocce, o in bustine per infusione, la valeriana agisce delicatamente sul sistema nervoso, abbassando le tensioni ed i livelli di stress. In questo modo viene favorito il riposo profondo, grazie ad una naturale azione sedativa.

Senza dimenticare la melissa e la camomilla, piante dalle note proprietà calmanti, molto utili anche per migliorare la digestione e conciliare il sonno dopo pasti particolarmente ricchi.

Infine, meno nota ma altrettanto efficace, merita una menzione l’escolzia, un antistress naturale che rilassa il corpo e favorisce il microcircolo, combattendo i fastidiosi crampi muscolari che si presentano di notte, disturbando il sonno. Tradizionalmente disponibile in gocce o in compresse, l’escolzia agisce favorevolmente sulla qualità del sonno fisiologico e permette di tornare a dormire tranquilli e sereni.
Come combattere le macchie sul viso in gravidanza

Come combattere le macchie sul viso in gravidanza

04 Febbraio 2023

Aspettate un bambino e sul viso stanno comparendo macchie scure in modo sempre più diffuso ed evidente? Significa che soffrite di cloasma gravidico, l’iper-pigmentazione cutanea che può presentarsi durante la gestazione, già nei primi mesi.

Una patologia fastidiosa e antiestetica che ha come causa principale l’aumento della produzione della melanina in gravidanza. Non solo: anche lo stress può influire negativamente sull’attività ormonale. Alternando i livelli di estrogeni, lo stress, insieme all’azione della melanina, favorisce la comparsa di macchie sull’epidermide.

Un problema molto diffuso, quello delle macchie cutanee, che aggredisce soprattutto il viso delle donne in dolce attesa: se il cloasma gravidico colpisce nel 95% delle gravidanze, la zona dell’ovale viene coinvolta almeno nel 50% dei casi. Insomma, una donna gravida su 2 durante è esposta alla formazione su fronte e guance di macchie scure di forma irregolare.

Come proteggere la salute del viso durante la gravidanza e dire addio al cloasma gravidico? Partendo dallo stile di vita: preferite alimenti ricchi di betacarotene e vitamine, state lontane dal sole, soprattutto nelle ore più calde e, non da ultimo, bevete molta acqua durante il giorno.

Quindi, non dimenticate di prendervi cura ogni giorno del vostro viso: in farmacia sono disponibili trattamenti cosmetici in grado di regolare il processo di melanogenesi, uniformando il colore della pelle del viso.

I polifenoli di mirtillo, il bisabololo, l’arbutina e la Vitamina A sono alcuni degli ingredienti più efficaci per combattere le macchie del viso in gravidanza e tornare a sorridere.

Chiedete consiglio al vostro farmacista: saprà indicarvi la cura migliore per dire definitivamente addio al cloasma gravidico.

Come prevenire le mani screpolate

Come prevenire le mani screpolate

02 Febbraio 2023

Freddo e gelo stanno attanagliando ancora le nostre città? Il nostro corpo ne può risentire, soprattutto nelle zone più esposte alle temperature rigide, come viso e mani. Proprio queste ultime possono irritarsi e seccarsi con estrema facilità, provocando rossore, screpolature e anche piccoli tagli sulla cute.

Cosa fare per evitare che le mani si screpolino a causa delle intemperie? La parola d’ordine è prevenzione. Proteggerle prima che sia troppo tardi, infatti, consente di evitare i tanto fastidiosi dolori tipici della screpolatura. Per questo, l’utilizzo durante tutto l’anno di creme per le mani nutrienti, che preservino la concentrazione dei grassi presenti nella cute, è fondamentale per scongiurare gli effetti sulle mani delle basse temperature.

Sono molto consigliate le creme ricche di burro o olio vegetale, in grado di idratare le mani, svolgendo anche un'azione emolliente. Come quelle a base di burro di karitè, camomilla, cocco e calendula. Grazie alla loro componente grassa, queste creme aiutano a rinforzare il film idrolipidico cutaneo, che protegge le mani e scongiura il rossore e le screpolature.

Ma non è tutto: non sono solo le temperature rigide ad essere cattive alleate per la salute delle mani. Anche l’acqua fredda, infatti, contribuisce ad aumentare l'irritazione e il bruciore. Per questo è importante scegliere saponi non aggressivi che, oltre a detergere con cura le mani, sappiano proteggere l’epidermide senza irritarla.

Per dire addio alle mani screpolate chiedi sempre consiglio al tuo farmacista: sarà in grado di consigliarti la migliore soluzione per la protezione e il nutrimento della cute da secchezza, arrossamenti e screpolature.

Influenza: previenila prendendoti cura dell´intestino

Influenza: previenila prendendoti cura dell´intestino

31 Gennaio 2023

Quante volte, soprattutto con i primi freddi, ci siamo sentiti dire di coprirci bene per prevenire l'influenza? Questa patologia, infatti, viene spesso associata a fattori esterni.

Maglioni e cappelli, però, non bastano per tenerci lontano dai malanni di stagione. Prendersi cura del proprio organismo, invece, può fare davvero la differenza.

Ogni anno, sono circa 5 milioni le persone colpite dall'influenza. I sintomi sono molti comuni e vanno dal rialzo della temperatura corporea alla nausea e mal testa, fino ai dolori articolari.

I virus responsabili di questa patologia sono molto aggressivi e riescono a superare le difese degli anticorpi presenti nel nostro sistema immunitario. Un ruolo fondamentale nella prevenzione degli attacchi influenzali è svolto dall’intestino e dalla flora intestinale.

Intestino sano: addio influenza

All'interno dell'apparato gastro-intestinale, troviamo il microbiota, ossia l'insieme dei batteri utili a prevenire l'influenza. Quando la flora intestinale è bilanciata, riesce ad ostacolare la crescita dei batteri dannosi favorendo quelli buoni.

Lo stress, una scorretta alimentazione, l'età e l'utilizzo di farmaci, però, possono alterare l'equilibrio intestinale. Per questo motivo è fondamentale prendersi cura di questo organo, assicurandogli un coretto funzionamento.

Per farlo è possibile intervenire con i fermenti lattici, ossia, degli organismi vivi capaci di apportare un beneficio alla nostra salute. Oltre a quelli già presenti naturalmente nel corpo, è possibile introdurli tramite alimenti come lo yogurt o degli integratori. Ma non solo. Anche la vitamina D è fondamentale per la salute dell'intestino, poiché interviene direttamente sull'attivazione del sistema immunitario.

Per sapere i giusti integratori da prendere per tutelare il nostro intestino e prevenire gli attacchi influenzali, potete chiedere consiglio al vostro farmacista, che saprà indicarvi i prodotti migliori e una dieta equilibrata.

Occhi secchi: oltre il 30% della popolazione ha poche lacrime

Occhi secchi: oltre il 30% della popolazione ha poche lacrime

28 Gennaio 2023

Da piccoli, dopo aver pianto, vi sarà capitato di sentirvi dire dai vostri nonni che le lacrime fanno gli occhi belli. Questo detto ha un fondamento di verità: proteggendo la cornea sia dall’essiccazione che dalle infezioni, le lacrime svolgono un’azione fondamentale per la salute oculare.

La mancanza di lacrime, al contrario, può portare a problemi di varia natura che, col tempo, possono danneggiare questo importantissimo organo del nostro corpo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “l’occhio secco” è uno tra i disturbi più sottovalutati e diffusi tanto che, solo in Italia, ne soffre circa un italiano su tre sopra i cinquant’anni di età. Nelle donne, per esempio, questo problema può presentarsi con l’arrivo della menopausa.

Ma non solo. I fattori che possono favorire questa patologia sono molteplici e vanno dagli agenti atmosferici come il caldo eccessivo, il vento o il sole, fino all’uso continuo degli smartphone o alcuni farmaci come antidepressivi, antistaminici, ormoni estrogeni e diuretici.

Occhio secco, sintomi e rimedi

L’occhio secco si manifesta tradizionalmente tramite bruciore, prurito o con una riduzione della vista, nei casi più gravi. Solitamente, la patologia si accompagna a stati di dolore intenso, causato dall’infiammazione della cornea.

Per evitare o alleviare il problema è possibile intervenire seguendo alcuni accorgimenti:

  • eliminando meticolosamente da occhi e viso i residui di trucco o sporcizia;
  • evitando la piscina e l’acqua clorosa;
  • diminuendo l’esposizione al computer;
  • utilizzando lacrime artificiali.

Queste ultime sono colliri a base di acido ialuronico, coenzima Q10 e vitamina E, che non danno effetti collaterali e che, utilizzati costantemente, mantengono l’occhio ben idratato, evitando ricadute o peggioramenti.

Questi prodotti sono acquistabili in farmacia dove, il personale specializzato, saprà consigliarvi e indicarvi la soluzione più adatta alle vostre necessità.
Come proteggere la pelle dalle temperature rigide

Come proteggere la pelle dalle temperature rigide

26 Gennaio 2023

Freddo e gelo sono i principali nemici per la pelle del viso: il restringimento dei vasi sanguigni del volto provocato dalle temperature rigide, infatti, riduce l’ossigenazione dei tessuti, danneggiando la cute.

Ecco perché la pelle esposta a lungo al clima invernale perde tono, vigore e luminosità. Non solo: il freddo provoca anche una riduzione del film idrolipidico che dà elasticità alla cute. Così, nelle zone più fragili del viso, come ai lati della bocca, si possono formare antiestetiche e dolorose lacerazioni cutanee.

Cosa fare, quindi, per proteggere la pelle dal freddo intenso, e farla risplendere anche d’inverno? Ecco alcune soluzioni efficaci:

  • Creme ad alta concentrazione lipidica. Soprattutto in inverno è fondamentale utilizzare prodotti strutturati che siano in grado di nutrire la pelle inaridita dalle basse temperature. Per questo, le creme a base di acido ialuronico, oli vegetali e glicerina sono vivamente consigliate. L’azione emolliente e protettiva, ripara la cute dai danni provocati dal freddo.
  • Camomilla, calendula e olio di rosa mosqueta. Per trattare la pelle del viso al meglio anche d’inverno, il consiglio è utilizzare prodotti idratanti e nutrienti anche per la detersione, meglio se di estrazione naturale. Per una cute luminosa e brillante, quindi, inserite nella vostra beauty routine quotidiana – sia alla sera che al mattino – detergenti a base di camomilla e calendula. Inoltre, se il vostro viso appare disidratato ed irritato a causa del freddo, non dimenticatevi del potere delicato dell’olio di rosa mosqueta, perfetto per ridare vigore a pelli spente ed arrossate.
  • A tutta vitamina. Per proteggere il viso dagli effetti dannosi del freddo, nei prodotti cosmetici – e anche a tavola – date spazio alle vitamine: come la vitamina A, C ed E, preziose alleate contro il gelo e gli inverni rigidi. Ai sieri ad alta concentrazione vitaminica, abbinate un’alimentazione ricca di agrumi e legumi: il vostro volto non dovrà temere più nulla durante la stagione fredda.
Il grande freddo è tornato: attenzione alle cure

Il grande freddo è tornato: attenzione alle cure

24 Gennaio 2023

L’Europa è ancora imbrigliata nella morsa del freddo e i malanni di stagione non accennano a sparire.

Raffreddore, febbre, influenza: sono le patologie più diffuse quando il clima è così rigido. Ma non è tutto: le basse temperature, infatti, possono inficiare anche l’efficacia di alcuni trattamenti farmacologici.

Ad essere più esposti sono i pazienti in cura con farmaci che alterano la termoregolazione del corpo. Il motivo? Tali soggetti, generalmente sottoposti a terapie psichiatriche, neurologiche e legate al controllo della pressione sono a rischio ipotermia.

Con la permanenza di temperature al di sotto delle medie di stagione, quindi, è fondamentale che il medico curante valuti lo stato di salute complessivo del paziente, riadattando i trattamenti se necessario.

A confermarlo è una ricerca dell’Agenzia Francese del Farmaco: nella recente indagine, gli esperti hanno verificato che, seppur non siano presenti regole generali di valutazione, è importante analizzare l’efficacia di alcune cure durante i periodi di grande freddo.

In particolare, i trattamenti che possono alterare la termoregolazione centrale e periferica sono i neurolettici, i barbiturici, le benzodiazipine e i vasodilatatori. Non solo: il freddo, infatti, può ridurre l´assorbimento dei principi attivi di cure effettuate con cerotti.

Per questo, le basse temperature espongono a maggiori rischi gli anziani – tra i principali utilizzatori di medicinali, anche di natura e composizione diversa - i soggetti con malattie cardiovascolari, respiratorie e neuropsichiatriche.

Per qualsiasi dubbio, chiedete sempre un suggerimento al vostro farmacista: saprà guidarvi al meglio nella conservazione e nell’uso corretto dei medicinali.

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