Cos’è l’holter pressorio
22 Ottobre 2022
Desiderate monitorare l’andamento della pressione in modo costante durante un’intera giornata di 24 ore? Da oggi si può, grazie all’holter pressorio. Un test non invasivo, disponibile in farmacia, che permette di registrare la pressione arteriosa grazie ad un piccolo apparecchio che viene applicato sul soggetto e fissato a livello della vita con una cintura.
Un test pratico e altamente performante: l’holter pressorio, infatti, rispetto alla classica misurazione della pressione che viene effettuata in farmacia, consente di ottenere un quadro completo dello stato pressorio, rilevando le possibili variazioni durante tutto l’arco della giornata e fornendo, quindi, un profilo clinico più reale.
Un grande vantaggio per la prevenzione: come dimostrano recenti studi, infatti, il monitoraggio della pressione arteriosa è sempre più importante per la diagnosi di malattie cardiovascolari, come l’infarto del miocardio o l’ictus.
Per chi è utile l’holter pressorio? Certamente per i soggetti che hanno una ipertensione arteriosa instabile, con valori che possono mutare rapidamente nel giro di pochi istanti, che possono monitorare costantemente i livelli pressori durante l’arco della giornata.
Ma non solo: anche i pazienti che si “impauriscono” alla visione del dottore, sia esso il medico o il farmacista di fiducia, e con il loro stato d’animo inficiano il monitoraggio classico, possono avvalersi dell’holter pressorio per conoscere gli effettivi valori nella quotidianità.
Infine, anche le persone ipertese che, pur avendo una pressione arteriosa normale, durante il giorno accusano sintomi come vertigini, vampate e senso di svenimento, possono chiedere consiglio al farmacista per l’installazione dell’holter pressorio.
Nella pratica, una volta sistemato l’apparecchio, il paziente può svolgere le normali attività quotidiane. Al termine delle 24 ore, rimosso il dispositivo, i dati vengono elaborati e dopo circa 1-2 giorni dall’esame è possibile ritirare i risultati.Conosci la pitiriasi rosea? Ecco sintomi e cure
20 Ottobre 2022
Alcuni la conoscono con il nome di pitiriasi rosea, altri la conoscono come pitiriasi rosa di Gibert.
La maggioranza delle persone, però, ignora l’esistenza di questa patologia della pelle.
Di cosa si tratta?
Di una malattia dermatologica che si manifesta con macchie di colore rosaceo diffuse spesso sul viso, sul cuoio capelluto e sul tronco del paziente.
Le macchie frequentemente hanno una superficie secca e desquamata e causano una sensazione di prurito.
Una malattia non contagiosa, che spesso è scatenata da periodi di forte stress o dall’affaticamento dell’organismo durante il cambio di stagione.
Come essere certi che si tratti di pitiriasi rosea di Gibert?
Controllando se sulla cute è presente una macchia più grande delle altre, di colore rosso o rosa: si tratta della cosiddetta “macchia madre” da cui si originano, nell’arco di pochi giorni, una serie di “macchie figlie” che vanno a ricoprire il corpo.
Come si cura la pitiriasi rosea?
La pitiriasi rosea di Gibert ha un decorso naturale di circa 10 settimane e non richiede alcuna terapia farmacologica.
È possibile, tuttavia, utilizzare alcuni prodotti per alleviare i principali sintomi legati alla malattia, come prurito e secchezza della pelle.
Se sentite pizzicare la pelle, chiedete al vostro medico il consenso ad utilizzare farmaci antistaminici per bocca e creme a base di cortisone, da spalmare sulle zone più colpite.
Contro il prurito si sono rivelate efficaci anche alcune pomate contenenti mentolo, che leniscono il fastidio e placano anche la sensazione di calore diffuso.
Se la pelle è desquamata e secca, invece, applicate delle creme emollienti e idratanti, rigorosamente neutre, senza profumi e parabeni.
Stop alla caduta dei capelli in autunno
18 Ottobre 2022
In autunno non cadono solo le foglie: anche i capelli possono risultare indeboliti dall’arrivo della stagione fredda.
Il repentino cambio di temperatura, la diminuzione delle ore di luce e l’intensificazione della vita lavorativa sono alcuni dei fattori in grado di creare una condizione di stress per l’organismo che, affaticato, perde forza e resistenza. Con la conseguenza che i capelli cadono, creando disagio e preoccupazione nei pazienti.
Senza considerare che il capello vive un naturale ciclo di vita che va dalla crescita, al riposo, fino alla caduta: perdere i capelli, in un periodo dell’anno naturalmente dedicato al ricambio, è normale per ritrovare una chioma più forte e rinnovata nel profondo.
Se però il problema è acuto e la caduta è troppo abbondante, ecco alcuni rimedi semplici ed efficaci per correre ai ripari.
3 consigli per ostacolare la caduta dei capelli in autunno
- Attenzione all’alimentazione
Una dieta drastica e priva degli oligoelementi essenziali per il benessere dell’organismo può accelerare la caduta dei capelli. Per irrobustire la chioma portate in tavola gli alimenti giusti: via libera a frutta e verdura di stagione, pesce ricco di Omega 3, legumi, frutta secca ed avena. Per un trattamento urto – e super goloso – assumete 50 gr. di mandorle al giorno per ottenere capelli più forti e luminosi.
- Largo agli integratori
Nella fase più acuta del problema, sorreggete l’organismo affaticato con gli integratori alimentari a base di sali minerali e di vitamine del gruppo B ed E. Questi elementi, lavorando in sinergia, rigenerano il capello nel profondo e ne accelerano la ricrescita.
- Non stressate i capelli
I capelli indeboliti non andrebbero lavati troppo spesso: meglio limitarsi a due detersioni a settimana, utilizzando solo prodotti delicati. Durante il lavaggio, massaggiate la cute con i polpastrelli per stimolare il microcircolo e riattivare i bulbi piliferi.
Freddo e pelle secca, non solo creme: l´aiuto arriva anche dalla tavola
15 Ottobre 2022
L‘autunno è arrivato portando con sé tanti colori ma anche il primo freddo. Guanti e giacconi sono indispensabili per difenderci dalle basse temperature ma, spesso, non sono sufficienti a proteggere la nostra cute.
L’epidermide, infatti, a causa del clima più rigido, tende a diventare secca, poco elastica e facilmente irritabile. Per ovviare a questo problema è fondamentale mantenerla idratata, utilizzando creme specifiche e seguendo la giusta alimentazione. Avete capito bene! Ciò che mangiamo contribuisce a difendere la pelle, fornendole vitamine, sali minerali e tutte le sostanze necessarie per nutrirla e rigenerarla.
A tavola con gli amici della pelle
Vediamo, quindi, quali sono gli alimenti da tenere sempre a portata di mano per proteggere la cute dal freddo.
- Melograno: la presenza di polifenoli antiossidanti aumenta il flusso sanguigno e ossigena la cute.
- Patate dolci: grazie alla vitamina A e betacarotene rinforzano la barriera protettiva della pelle e, come il cavolo, riducono la secchezza e la rendono più soda;
- Uova: le vitamine A, E, B5 e D mantengono la cute sana ed elastica, favorendo il rinnovamento cellulare. Lo zinco, poi, combatte le infiammazioni e accelera la guarigione delle ferite.
- Agrumi: grazie alla vitamina C, agiscono come antiossidanti e stimolano la produzione di collagene.
- Noci: l’acido alfa-linolico previene l’invecchiamento cutaneo combattendo i radicali liberi;
- Salmone: ricco di omega 3 e vitamina D, mantiene bilanciata la membrana lipidica e svolge un’azione antinfiammatoria.
- Olio di girasole: gli acidi grassi omega 6, garantiscono il rinnovamento cutaneo e, come l’olio di germe di grano, contribuisce ad idratare l’epidermide.
Arriva l´autunno: è tempo di pensare alle vaccinazioni antinfluenzali
13 Ottobre 2022
L’estate sta per finire e con l’autunno alle porte è necessario iniziare a pensare alla vaccinazione antinfluenzale. Obiettivo: non farsi cogliere di sorpresa dal proliferare del virus durante l’inverno.
Per questa ragione il Ministero della Salute ha già pubblicato le raccomandazioni per la prossima stagione influenzale: non a caso, con la circolare della direzione generale della Prevenzione Sanitaria dello scorso 30 maggio, sono già state invitate le Regioni a predisporsi con anticipo all’approvvigionamento dei vaccini.
Tra le categorie più a rischio, oltre alle donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e i soggetti con più di 65 anni, quest’anno sono stati inseriti anche i donatori di sangue, a cu va il consiglio da parte del Ministero della Salute di sottoporsi alle vaccinazioni antinfluenzali.
Quando e come vaccinarsi
Il periodo migliore per sottoporsi alla vaccinazione è a partire dal mese di ottobre: il vaccino, infatti, inizia ad essere efficace circa 2 settimane dopo la somministrazione, con un’azione attiva fino ad otto mesi.
Ecco perché ogni anno è importante rinnovare la vaccinazione, per garantirsi una copertura costante fino alla primavera.
A partire dai 6 mesi di età e in assenza di specifiche controindicazioni, è consigliabile sottoporsi al vaccino, che può essere acquistato in tutte le farmacie sotto prescrizione medica.
In generale, il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato ai lattanti al di sotto dei sei mesi di età ed ai soggetti che abbiamo già mostrato reazioni allergiche dopo l’assunzione di una precedente dose.
Chiedete sempre consiglio al vostro medico o farmacista di fiducia per ottenere i suggerimenti migliori in tema di vaccini antinfluenzali.
Cambio di stagione: come prendersi cura della pelle
11 Ottobre 2022
Autunno alle porte? Non solo cambi d'umore. Anche la nostra pelle, infatti, viene messa a dura prova.
Le conseguenze date dell'esposizione al sole estivo insieme all'inquinamento e agli sbalzi di temperatura continui, tipici di questa stagione, indeboliscono le difese naturali della cute.
Per questo è importante prendersene cura, seguendo qualche piccolo accorgimento per proteggere l'epidermide e mantenerla sempre pulita, elastica e tonica.
Cambio di stagione? No problem
Ecco allora qualche buona abitudine che vi sarà utile per affrontare la nuova stagione.
- scrub: eliminare le cellule morte da viso e corpo è fondamentale per favorire il ricambio cellulare della pelle;
- detersione: la pulizia quotidiana, con prodotti naturali e delicati, libera la cute dalle impurità mantenendola sana e giovane;
- idratazione: l'epidermide deve essere nutrita e idratata ogni giorno, non solo per mantenerla elastica ma anche, e soprattutto, per garantirle il giusto strato lipidico che la protegge dagli attacchi esterni, come lo smog e gli agenti atmosferici;
- alimentazione: durante i mesi autunnali è fondamentale seguire una dieta sana ed equilibrata ricca di fibre, vitamine e sali minerali. Preferite pasti leggeri e caldi come zuppe e minestre;
- oli essenziali: utilizzati direttamente sulla pelle o anche dispersi nell'ambiente, aiutano il sistema nervoso donandogli tranquillità. Lo stress, infatti, agisce negativamente sulla cute. In questo modo avrete un beneficio sia fisico che mentale.
Per scegliere i prodotti più adatti alla vostra epidermide e trascorrere l'autunno senza problemi, potete rivolgervi al personale specializzato in farmacia che saprà indicarvi i trattamenti migliori per superare il cambio di stagione con una pelle sana e bella.
Le migliori creme contro la couperose
08 Ottobre 2022
Se hai la pelle molto secca e sottile e soffri di fragilità capillare, potresti sviluppare la couperose: un arrossamento cronico che colpisce prevalentemente viso, decolleté e collo.
Un disturbo che riguarda soprattutto le donne sopra i 30 anni e che si manifesta con infiammazioni cutanee localizzate – provocate da un maggior afflusso di sangue nei capillari – accompagnate da una sensazione di calore intenso.
Le cause scatenanti sono numerose: dai problemi alla circolazione, alla cute delicata, dal consumo eccessivo di alcool o di alimenti infiammanti fino agli sbalzi di temperatura.
Prodotti cosmeceutici per prevenire e curare la couperose
Il primo passo per chi soffre di couperose è quello di prevenire il rossore.
Sin dalla detersione, utilizzate prodotti cosmetici non aggressivi e privi di alcool, per non irritare la pelle. Dopo l’igiene, applicate creme molto nutrienti, per rafforzare il film lipidico cutaneo e bloccare l’azione degli agenti irritanti esterni.
Per trattare localmente la couperose, invece, scegliete prodotti con formulazioni decongestionanti per favorire il microcircolo e donare immediato sollievo dall’infiammazione e dal rossore.
E per mascherare la couperose in vista di un evento speciale? In commercio esistono creme innovative che provocano lievi vasocostrizioni temporanee: una soluzione utile per tenere sotto controllo il problema per alcune ore, ed evitare il rossore diffuso.
Non dimenticate, infine, di stendere sempre un velo di crema con fattore protettivo dai raggi UV prima di uscire di casa: la couperose peggiora quando la pelle è sottoposta alle radiazioni solari.
Se soffri di couperose e vuoi un consiglio sul prodotto che fa per te, chiedi aiuto al tuo farmacista.
Con il supporto del tuo specialista di fiducia potrai liberarti del fastidioso rossore e vivere senza imbarazzi.
Allergie: scopriamo di più.
06 Ottobre 2022
Se pensate che la primavera sia la stagione peggiore per chi soffre di allergie vi sbagliate. Tra ottobre e novembre, infatti, il clima tipico di questi mesi, favorisce la crescita di piante come la parietaria, l'ambrosia e le più conosciute graminacee, tutte e tre "colpevoli" di causare reazioni allergiche nei soggetti sensibili. Ma non solo.
L'autunno porta con sè altri aspetti critici per chi soffre di questo disturbo. I riscaldamenti accesi e il ridotto ricambio d'aria, dovuto alle temperature più basse, fanno si che si sviluppino e proliferino due agenti estremamente fastidiosi per il nostro organismo: le muffe e gli acari della polvere.
Ma vediamo insieme da cosa dipendono e perché si formano.
L'allergia che nasce dentro casa
Le muffe nascono negli ambienti umidi. La combinazione tra le piogge autunnali e il calore dei termosifoni accesi, è il mix perfetto per creare questo tipo di condizione e, di conseguenza, favorirne la diffusione.
Gli acari della polvere, invece, si formano sui tessuti, tappeti, divani e tende. Qui possono sopravvivere per circa un mese e i loro escrementi, se respirati, sono un potentissimo allergene.
Un primo passo per combattere le "allergie domestiche" è effettuare un'accurata pulizia degli ambienti ma, spesso, questo non basta ed è necessario intervenire con dei medicinali specifici.
Per capire a cosa si è allergici, oltre alla valutazione dei sintomi come starnuti, problemi respiratori e occhi rossi, è possibile ricorrere a dei semplici test, che in base alla reazione del corpo ne individuano la causa.
A seconda del vostro disturbo, poi, sotto consiglio del personale specializzato, potete utilizzare dei prodotti antistaminici o, in caso di congiuntivite allergica dei colliri appositi, entrambi acquistabili in farmacia.
Neonato con il raffreddore? Provate i lavaggi nasali
04 Ottobre 2022
Sarà l’asilo nido, sarà il calo repentino di temperatura, saranno le difese immunitarie ancora poco sviluppate: qualsiasi sia la causa scatenante, il vostro piccolo da qualche giorno ha le vie respiratorie intasate.
Fatica a respirare, ha il naso gocciolante ed è irritabile, soprattutto di notte e durante le poppate.
Il motivo? Nei primi mesi di vita i neonati respirano quasi esclusivamente dal naso ed un’ostruzione di questo canale può farli sentire soffocati.
Se il vostro bambino ha il raffreddore, quindi, aiutatelo a liberare le vie nasali con lavaggi specifici: un toccasana soprattutto per i neonati che non sanno ancora soffiare il naso.
Come fare? Ecco qualche indicazione.
Lavaggi nasali per neonati: cosa occorre e come si fanno
Eseguire in casa i lavaggi nasali è facilissimo.
Tutto quello che vi serve è un liquido neutro, delicato e purificante, come la soluzione fisiologica, l’acqua di mare sterilizzata o un’acqua termale.
Comode da acquistare in farmacia, queste soluzioni sono disponibili in diversi formati, dai più voluminosi – utilizzabili con l’aiuto di siringhe senza ago - alle fialette monodose per un utilizzo usa e getta.
Portate la soluzione liquida ad una temperatura ambiente, avendo cura che non sia calda, e poi spruzzate il liquido all’interno di una cavità nasale del neonato.
Esercitate una discreta pressione al liquido, così che entri velocemente e sia più energico nel rimuovere il muco che ostruisce le vie aeree.
Grazie ai lavaggi potrete eliminare il muco, il catarro e le piccole croste dal naso oltre che ripulire le cavità interne da fattori irritanti, come batteri o allergeni.
Bastano pochi secondi per liberare il naso del neonato e per aiutarlo a respirare meglio!