Pelle già abbronzata: si può rinunciare alla crema solare?
30 Luglio 2022
Basta un piccolo raggio di sole in primavera per far scattare la voglia di abbronzatura. Iniziano i pomeriggi in giardino o sul balcone di casa, tutto per arrivare alle desiderate vacanze con la pelle già colorata.
Chiunque pensi che essere già abbronzati sia la soluzione per non mettere la crema protettiva, rimarrà deluso.
Creme solari, irrinunciabili amici della pelle
L'abbronzatura, infatti, se da un lato può essere utile ad evitare scottature, dall'altro non serve a nulla contro i danni causati dai raggi ultravioletti. Che la vostra cute sia già dorata o bianca come una mozzarella, la protezione solare è necessaria a garantirne il normale benessere.
A seconda del vostro fototipo è importante scegliere il prodotto più adatto per proteggere l'epidermide dagli effetti dannosi dei raggi UVA e UVB. E non parliamo solo a chi sceglierà di trascorrere le vacanze al mare, con parecchi centimetri di pelle esposta al sole. La protezione va applicata anche in montagna e in città, soprattutto nelle zone più scoperte come viso e decollété.
Vi state chiedendo se non sia sufficiente rimediare con il doposole? Anche in questo caso ci dispiace deludervi. Questi prodotti, pur svolgendo un'azione lenitiva e idratante, alleviano la sensazione di bruciore e arrossamento, ma non agiscono contro i danni irreparabili provocati dai raggi ultravioletti.
Per tutte queste ragioni è importante chiedere consiglio al vostro farmacista di fiducia che saprà indicarvi la formulazione e il fattore di protezione migliore per la vostra cute. Al rientro in ufficio sfoggerete un'abbronzatura invidiabile e tutta la bellezza di una pelle sana!Prime scottature: quali rimedi in farmacia
28 Luglio 2022
L'estate è alle porte, arrivano le prime giornate al mare e con loro le prime scottature. Spesso, infatti, presi dall'euforia di poter passare qualche ora sotto il sole, ci dimentichiamo di metterci la crema solare e, come risultato, arriviamo a casa rossi come gamberi.
Sì al sole, ma con più protezione
Un'eccessiva esposizione al sole senza la giusta protezione, può causare un'ustione della pelle, oltre a tutti gli altri danni derivanti dai raggi UV. Nella maggior parte dei casi il primo sintomo di una scottatura solare è l'eritema. Generalmente si sviluppa sulle parti più esposte come le spalle, la schiena, la pancia e il décolleté e si manifesta con arrossamento della cute, bolle, vescicole, secchezza della zona interessata, prurito e aumento della sensibilità dell'epidermide.
La prima cosa da fare in caso di eritema solare è raffreddare e disinfiammare la zona.
Impacchi calmanti alla camomilla o all'avena, idratazione con lozioni specifiche, docce fresche ed evitare di rimettersi al sole per qualche giorno, sono solo alcuni dei rimedi immediati che possono ridurre la sensazione di bruciore tipica di una scottatura. Non dimenticatevi poi, che l'idratazione deve avvenire anche da dentro. Bere tanta acqua aiuta la nostra pelle anche quando si parla di abbronzatura!
La farmacia, una vera alleata per la salute!
Ma se l'eritema è elevato e queste soluzioni non bastano? In questo caso è bene utilizzare prodotti mirati che potete trovare facilmente in qualunque farmacia, anche al mare! Eccone alcuni:
- Farmaci antinfiammatori (FANS) a base di ibuprofene e acido acetilsalicilico, per ridurre l'infiammazione;
- anestetici che contengono benzocaina e lidocaina, per calmare il dolore e il bruciore;
- antibiotici, da applicare localmente e solo in caso di vescicole e bolle;
- farmaci corticosteroidi ad azione topica, a base di idrocortisone, svolgono una funzione antinfiammatoria molto forte e devono essere prescritti dal medico.
Per l'utilizzo di tutti questi medicinali è sempre bene rivolgersi ad una farmacia, dove il personale specializzato, oltre a valutare il grado di ustione della vostra pelle, saprà indicarvi il prodotto migliore per risolvere il problema e continuare a godervi il sole estivo!
Cheratosi attiniche, un problema della cute sempre più diffuso
26 Luglio 2022
Ormai lo sapete, i raggi solari sono dannosi per la pelle. Dalle scottature alle macchie, fino alla formazione di cheratosi attiniche. Ne avete sentito parlare?
Cheratosi attiniche: cosa sono?
Questa patologia è legata all'età e al fototipo della persona interessata. Ne soffrono circa il 60% degli individui a pelle chiara che hanno superato i 40 anni e l'80% degli anziani sopra i 60 anni. Di fatto, sono lesioni cutanee che coinvolgono zone del corpo esposte eccessivamente ai raggi ultravioletti, per questo viene chiamata anche cheratosi solare. Le zone più colpite sono volto, mani, tronco e cuoio capelluto e si presentano come macchie di piccole dimensioni, placche desquamanti ed eritemi.
In riferimento a questa malattia è bene sapere che:
- le radiazioni solari sono in grado di attraversare le nuvole;
- i raggi del sole sono riflessi dalla sabbia e dalla neve determinando una "doppia" esposizione;
- le radiazioni delle lampade abbronzanti sono ancora più dannose dei raggi solari.
Questo disturbo non deve essere assolutamente sottovalutato perché, di fatto, può rappresentare il primo stadio nella formazioni di tumori spinocellulari.
Come curarla?
Intervenire contro la cheratosi attinica è possibile. Se le lesioni della cute sono inferiori a 6, si può ricorrere alla crioterapia o cura del freddo, mediante l'applicazione di ghiaccio sulla parte interessata.
Se maggiori di 6, invece, è bene adottare una terapia farmacologica.
Il vostro farmacista di fiducia saprà indicarvi i preparati migliori che vanno acquistati sempre sotto indicazione medica. Chiedete sempre consiglio al personale specializzato per evitare errori nell'applicazione e curarvi in modo più mirato ed efficace.
Con lo scrub esfoliante prepara la tua pelle all´estate
23 Luglio 2022
Ormai lo sapete, la cura della pelle è fondamentale. La normale beauty routine è un ottimo alleato, ma non basta. Per una cute sempre al top oltre a detergente, tonico e crema idratante, è bene effettuare un altro passaggio di bellezza: lo scrub.
Tanti vantaggi in un solo gesto
Un'accurata esfoliazione è importantissima per la salute dell'epidermide. Oltre a svolgere un'azione rigenerante, lo scrub permette l'eliminazione dello strato superficiale di cellule morte e impurità che si depositano sulla cute – come accade con lo smog – donandole un aspetto più luminoso, giovane e sano. Per evitare il formarsi di irritazioni, però, è opportuno non eseguire lo scrub troppo spesso. Una volta la settimana sarà più che sufficiente.
Scrub, amico dell'abbronzatura
Lo scrub è un vero e proprio alleato di bellezza e in estate lo è ancora di più. Se pensate che con l'esfoliazione anche l'abbronzatura ne risenta, vi sbagliate. Una pulizia approfondita della pelle esalterà il colorito della carnagione. Per ottenere i risultati desiderati, dovete però seguire alcune regole ben precise.
Eccole:
- Lo scrub deve essere fatto una settimana prima dell'esposizione al sole. L'epidermide, infatti, assottigliandosi potrebbe risultare più sensibile e predisposta ad eritemi o scottature.
- Durante le vacanze l'esfoliazione deve essere leggerissima. Evitate di farla se vi siete scottati, non strofinate mai troppo, non mettetevi al sole subito dopo il trattamento e proteggete sempre la vostra pelle con un'adeguata crema solare.
In farmacia, su consiglio del personale specializzato, potete trovare creme e lozioni esfolianti delicate, specifiche per corpo o viso e adatte al vostro tipo di pelle, per effettuare lo scrub nel modo corretto e avere un'abbronzatura perfetta!
Creme solari: ecco come scegliere quelle più adatte
21 Luglio 2022
Tempo di vacanze, mare, sole e abbronzatura..ma attenti alle scottature! Spesso per la fretta di sfoggiare una tintarella da urlo ci dimentichiamo di metterci la crema solare, oppure erroneamente, pensiamo che siano tutte uguali e non prestiamo attenzione a ciò che compriamo.
Prima di tutto, per fare una scelta corretta, è importante sapere che ad ogni fototipo corrisponde il giusto fattore di protezione solare.
Ad ogni pelle la sua protezione
Il fototipo è una classificazione della cute, usata in dermatologia, che va da 1 a 6 ed evidenzia la qualità e la quantità di melanina nell'epidermide, indicandone le reazioni durante l'esposizione al sole. I fattori di protezione, invece, vanno da gradazioni molto basse, 6-10, fino a quelle più alte, 50+ o a schermo totale e coprono tutte le tipologie di pelle.
Scegliere la crema solare in base al proprio fototipo è fondamentale per evitare i danni causati dai raggi UVA e UVB, come scottature, eritemi, bolle, macchie, invecchiamento della cute, rughe fino ai tumori.
Vediamo come fare:
- 1: capelli biondi o rossi e pelle molto chiara, fattore alto 50+;
- 2: capelli biondi o castani e pelle chiara, fattori 50+, 50 e 30;
- 3: capelli biondo scuro e pelle sensibile, protezione media 25, 20 o 15 ;
- 4: capelli castani con pelle moderatamente sensibile, fattori 25, 20 o 15;
- 5: capelli neri o castano scuro e carnagione olivastra, protezione bassa 10 o 6;
- 6: capelli molto scuri o neri e pelle non sensibile, fattori 10 o 6.
Detto questo, prima di esporsi al sole, è importante chiedere sempre consiglio al proprio farmacista di fiducia, che saprà indicarvi la protezione più adatta in base alla vostra cute.
Creme solari: miti da sfatare
19 Luglio 2022
Non servono quando è nuvoloso, se le metti non ti abbronzi, non scadono mai! Con l'arrivo dell'estate torna anche la corsa all'abbronzatura perfetta e, quando si parla di creme solari, ognuno ha le sue convinzioni. Ma quante di queste affermazioni sono vere?
Scopriamo insieme quali sono i falsi miti che le riguardano e tutti gli errori da evitare per proteggere la pelle dal sole!
- Tutte le creme sono uguali
Sbagliato! Esistono due tipologie di prodotto: a schermo fisico e a filtro chimico. Le prime, a base di ossido di zinco o biossido di titanio, sono più efficaci perché schermano fisicamente i raggi del sole. Le seconde, invece, sono costituite da molecole in grado di assorbire selettivamente le radiazioni, assorbendo energia e rilasciandola sotto forma di calore.
- Quando è nuvoloso non serve
Anche quando il cielo è coperto dalle nuvole i raggi ultravioletti raggiungono la nostra pelle. L' unica differenza è che, avendo meno caldo, non ce ne accorgiamo. Proteggersi è quindi fondamentale.
- Più crema, meno abbronzatura
Errato! La protezione non impedisce l'abbronzatura. Arriverà più lentamente, in modo sano e senza rovinare la pelle, evitando scottature e la nascita di problemi di salute.
- Con la pelle scura si può non mettere
Chi ha la pelle scura ha l'epidermide più protetta grazie alla maggior quantità di melanina. Questo, però, non ferma l' azione di invecchiamento che i raggi solari hanno a livello cutaneo.
- La crema ostacola l'assorbimento della Vitamina D
Ѐ vero, ma per avere una corretto apporto di Vitamina D, bastano 15-20 minuti al giorno di esposizione solare. Vi basterà uscire in giardino senza protezione, durante la mattina o la sera.
- Se la metto una volta basterà
La crema perde la sua efficacia dopo circa mezz'ora, per questo è bene rimettersela ogni 2/3 ore. Attenzione! Riapplicatela sempre dopo il bagno perché nessun prodotto è impermeabile al 100%.
- A causa dell’oxybenzone la protezione causa problemi di salute
Uno studio dimostra come i livelli di esposizione dannosi siano irraggiungibili usando la protezione tutti i giorni.
- Le lampade proteggono la pelle
No! Contengono elevate concentrazioni di UVA che scuriscono la pelle, ma non proteggono dai raggi UVB che causano le scottature.
- La protezione solare non scade
Come tutti i cosmetici, gli ingredienti delle creme solari possono perdere di efficacia e rovinarsi lasciando la pelle esposta agli agenti che la danneggiano.
Scegliere delle creme che siano adatte alla vostra pelle è il primo passo per proteggerla nel modo corretto Per questo è sempre importante chiedere consiglio al farmacista che saprà indicarvi i prodotti migliori per affrontare al meglio l'estate!
Cistite, perché è più frequente in estate?
16 Luglio 2022
L'estate è arrivata, siamo pronte per partire! Costumi, creme solari, parei e… o no, la cistite! Una patologia davvero fastidiosa: l'infiammazione della vescica provocata da un'infezione delle vie urinarie, che solitamente è dovuta alla presenza di batteri, in estate – e non solo – è una cattiva compagna.
Ma vi siete mai chieste perché in estate è più frequente? Ve lo diciamo noi!
Cistite, quali sono le cause?
Questo disturbo colpisce prevalentemente le donne e ha diverse cause. Tra i fattori scatenanti più comuni, troviamo:
- una cattiva o scorretta igiene intima;
- l’abitudine sbagliata di trattenere a lungo le urine;
- l'utilizzo di cosmetici spesso irritanti.
Una compagna di vacanza indesiderata
In estate, questo disturbo si presenta in modo più frequente e a volte con sintomi più acuti. Questo perché:
- il caldo indebolisce il sistema immunitario favorendo la formazione di batteri;
- la sudorazione provoca un aumento della concentrazione degli agenti irritanti presenti nelle urine, che infiammano le mucose;
- l'acqua del mare, del lago o della piscina possono contenere batteri che indeboliscono le difese della mucosa vaginale;
- la sabbia è un ricettacolo di germi che agevolano le infezioni;
- il costume bagnato è, di fatto, un ambiente umido e facilita la formazione di batteri.
Per prevenire questa fastidiosa patologia è bene seguire qualche buona abitudine. Utilizzate detergenti intimi che rispettino il PH vaginale, cambiate il costume dopo aver fatto il bagno, lavatevi in modo corretto le parti intime e bevete almeno 2 litri di acqua al giorno per diluire le urine ed evitare la proliferazione batterica.
In ogni caso, però, chiedete sempre al vostro farmacista di fiducia i prodotti migliori per la prevenzione o la cura di questa patologia, cosi da vivere serenamente ogni giorno della vostra estate!
Caldo torrido: ecco come conservare i farmaci
13 Luglio 2022
Estate fa rima con caldo. Le alte temperature, però, non vanno per nulla d'accordo con i medicinali. Se normalmente è importante conservarli nel modo corretto, nella stagione estiva è necessario usare ancora più attenzione, per non alterarne i principi attivi e mantenerne intatta l'efficacia.
Consigli per una buona conservazione
Ecco quindi come conservare i farmaci in ottimo stato, preservandone le componenti:
- no all’umidità: non teneteli in ambienti umidi. In particolare, i prodotti per verificare glicemia, gravidanza o l’ovulazione, essendo sensibili all'umidità potrebbero compromettersi;
- evitate gli sbalzi di temperatura: non lasciate i medicinali in luoghi dove potrebbero prendere troppo calore o sotto la luce diretta del sole. La stessa cosa vale per le temperature fredde;
- leggete le indicazioni sul foglietto illustrativo: teneteli in luoghi freschi e asciutti, con una temperatura che non superi i 25° e lontani da fonti di calore. Se specificato, invece, rispettate i metodi di conservazione consigliati, evitando così che diventino dannosi;
- verificatene l'aspetto: se il medicinale vi appare con colore o odore diversi e con difetti, non assumeteli e consultate il medico o il farmacista;
- attenti agli spray: per conservarli utilizzate dei contenitori termici. Le confezioni metalliche in cui sono contenuti si surriscaldano molto facilmente, per questo andrebbero tenuti in luoghi areati e lontani dal sole. Se possibile, privilegiate le formulazioni solide;
· evitate di cambiare le confezioni: in questo modo saranno sempre riconoscibili e non commetterete errori di assunzione o conservazione.
In ogni caso, se siete in dubbio sulla buona tenuta di un farmaco, chiedete sempre consiglio al vostro farmacista di fiducia, che saprà indicarvi come agire nel modo opportuno.Macchie scure sulle mani: i migliori trattamenti beauty
19 Maggio 2022
Avete notato la comparsa di antiestetiche macchie scure sulla pelle delle mani?
Può trattarsi del normale processo d’invecchiamento cutaneo o della reazione dell’epidermide all’assunzione di farmaci iper-pigmentanti.
O ancora, la nascita di macchie brune può essere ricondotta ad un’anomala distribuzione di melanina o ad una scorretta esposizione ai raggi del sole.
I raggi UV, infatti, stimolano la melanina e accentuano la comparsa di aloni scuri, insistendo specialmente sulle zone dove la pelle è più sottile: proprio come quella delle mani dei soggetti più maturi.
Come eliminare le macchie scure sulla pelle delle mani
I trattamenti per schiarire l’epidermide delle mani e riportare la pelle alla sua naturale luminosità sono numerosi.
Il più immediato e meno invasivo è quello di utilizzare delle specifiche creme schiarenti per uso topico: prodotti con formulazioni ad hoc che favoriscono la depigmentazione e aiutano l’epidermide a ritrovare un colorito omogeneo e sano.
Quali scegliere?
Alcuni trattamenti di bellezza specifici per eliminare le fastidiose macchie scure dalle mani agiscono attraverso sostanze attive – come l’acido azelaico o l’arbutina – che inibiscono la tirosinasi, l’enzima correlato con la sintesi della melanina.
Altri, invece, contengono ingredienti con un’efficace azione esfoliante, come la vitamina C o l’acido glicolico: due elementi che facilitano la rimozione dello strato più superficiale della pelle e che favoriscono il ricambio cellulare, stimolando la sintesi del collagene.
Come intensificare l’efficacia del trattamento topico?
Prima di iniziare l’applicazione di creme schiarenti, ricordate di eseguire un peeling chimico: un trattamento beauty che elimina le cellule morte, leviga le zone più scure e prepara la pelle a ricevere ed assorbire i prodotti cosmeceutici.