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Alga spirulina: 5 buoni motivi per assumerla

Alga spirulina: 5 buoni motivi per assumerla

06 Maggio 2023

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare dell’alga spirulina.

Un’alga davvero poco nota, ma molto antica e dalle mille virtù: la spirulina piace agli sportivi, perché è altamente proteica, è amata dalle donne, grazie al potenziale vitaminico e antiossidante, ed è perfetta nei regimi dietetici, grazie alle sue notevoli capacità drenanti.

Curiosi di sapere se questo elemento naturale fa al caso vostro?

Ecco 5 buoni motivi per scegliere l’alga spirulina!

  1. Se seguite un’alimentazione vegetariana: l’alga spirulina ha un elevato apporto proteico ed è indicata come integratore nei casi di regimi alimentari più poveri.
  2. Se siete anemici: l’alga spirulina non solo è ricchissima di ferro, ma offre questo oligoelemento fondamentale per il benessere del corpo in modo naturale e molto più digeribile, agevolando chi subisce gli effetti collaterali della ferritina.
  3. Se avete il colesterolo alto: l’alga spirulina contiene omega 6 e omega 3, ed è ricca di amminoacidi essenziali. Un toccasana per contenere i livelli di colesterolo nel sangue.
  4. Se siete a dieta: grazie all’elevato potere proteico, l’alga spirulina favorisce il senso di sazietà ed aiuta a tenere sotto controllo i morsi della fame.
  5. Se siete affaticati: chi sta vivendo un periodo di grande intensità o una fase di stress psicofisico, può trovare nell’alga spirulina una valida fonte di vitamine – in particolare A, B, C ed E – che la rendono perfetta per dare sostegno al corpo e fare il pieno di energia.

Dove trovarla? In farmacia: l’alga spirulina si assume sotto forma di integratori in capsule o in fiocchi, più pura.

Primi bagnetti: quali prodotti usare?

Primi bagnetti: quali prodotti usare?

04 Maggio 2023

La cute del neonato nei primi mesi di vita produce pochissimo sebo ed è, per questo, molto reattiva agli agenti esterni.

Nei primissimi periodi dopo la nascita, quindi, è importante trattare la pelle del piccolo con estrema delicatezza, scegliendo con cura i prodotti da usare per la detersione e l’igiene.

Ecco una breve guida ai primi bagnetti per scoprire quali prodotti preferire e come comportarsi.

  1. Attenzione all’acqua tiepida

Con cosa va lavato il neonato? Spesso è sufficiente lavare il bambino con acqua corrente ad una temperatura adeguata, tra i 36 ed i 37 gradi. Come monitorare che l’acqua sia tiepida al punto giusto? Immergendo nella vaschetta un apposito termometro digitale impermeabile, acquistabile in farmacia.

  1. Quali sono i migliori saponi per l’igiene del bambino?

Per lavare il neonato scegliete saponi non schiumogeni a base oleosa o cremosa.

I detergenti che producono schiuma, infatti, risultano estremamente irritanti per la cute del neonato: la pelle del piccolo, proprio per l’assenza di sebo – lo strato di grasso protettivo che lascia la pelle elastica, idratata ed impermeabile – è molto sensibile e reagisce ai prodotti detergenti. Se l’epidermide del neonato viene lavata con saponi troppo aggressivi compariranno rush cutanei, chiazze o lesioni. Scegliete prodotti delicatissimi e, soprattutto, applicatene una minima quantità.

  1. Proteggete la cute del neonato con paste all’ossido di zinco

Dopo il bagnetto, prendetevi cura della cute del bambino, specialmente nelle zone più sensibili.

Come quelle a contatto con il pannolino, spesso irritate da urine e feci trattenute a lungo.

Per proteggere l’epidermide del bambino create una barriera, spalmando una pasta all’ossido di zinco.

Scegliete sempre prodotti appositamente formulati per il neonato, verificando che contengano oli naturali –e non oli minerali – che siano privi di profumi, parabeni e coloranti.

Micosi cutanea: come riconoscerla e curarla

Micosi cutanea: come riconoscerla e curarla

02 Maggio 2023

Micosi uguale patologia esclusiva delle unghie. Un'equazione sempre vera, ma mai esaustiva.

Le forme più diffuse di micosi, infatti, ovvero i funghi patogeni che riescono a superare le barriere del corpo provocando vari tipi di infezioni, interessano e si sviluppano principalmente a livello della cute.

Le ragioni alla base della micosi cutanea sono numerose: innanzitutto è un basso livello di protezione del sistema immunitario a favorire la comparsa cutanea di infezioni fungine. Ma anche l’utilizzo di antibiotici, che possono distruggere con maggiore facilità la flora batterica, è causa della micosi epiteliale.

Anche i sintomi di questa patologia possono essere di varia natura: dal prurito all'eritema, fino alla formazione di vesciche sulla pelle, la micosi cutanea si manifesta in svariate forme.

Per trattarla al meglio, i farmaci più indicati sono i cosiddetti antifungini. Generalmente l'uso topico di questi prodotti è sufficiente per risolvere il problema, facendo regredire costantemente la patologia.

Tra i più efficaci ci sono:

  • Il clotrimazolo, molto efficace nella cura della pitiriasi versicolor – un tipo di infezione cutanea funginea – disponibile in crema, ma anche in spray e in polvere;
  • il ketoconazolo, utilizzabile in crema per la cura di tutti i tipi di micosi cutanee;
  • il miconazolo, perfetto per il trattamento di micosi della pelle provocate da dermatofiti, disponibile in farmacia in crema, ma anche come latte dermatologico.

Tuttavia, qualora la cura topica non sia sufficiente, è possibile integrare medicinali antibiotici per debellare definitivamente le infezioni.

Chiedete consiglio al farmacista o al vostro medico curante per trovare la terapia migliore per curare la vostra micosi cutanea.

Afte in bocca? Ecco i rimedi

Afte in bocca? Ecco i rimedi

29 Aprile 2023

La stomatite, con la comparsa di afte in bocca, è un fastidio piuttosto comune che riguarda mediamente una persona su 5.

Una patologia non infettiva che si manifesta con piccole ulcere orali, sulla lingua, sul palato o sulla mucosa delle guance.

Il set di fattori che causano la comparsa delle afte in bocca non è ancora definito con certezza. Ad oggi, tuttavia, sappiamo che la stomatite ulcerosa può essere scatenata da:

  • insufficienze nutrizionali (ridotto apporto di ferro e vitamine);
  • debolezza del sistema immunitario;
  • stress;
  • disequilibri ormonali;
  • allergie.

Prevenire le afte orali può risultare complesso a causa della molteplicità di elementi che determinano la loro comparsa.

Ridurre il dolore e prevenire la degenerazione del problema, invece, è più semplice: ecco qualche consiglio per lenire il fastidio e accelerare la guarigione.

Come si curano le afte in bocca

La stomatite è un disturbo che, generalmente, va a risolversi in autonomia nell’arco di 10-15 giorni.

Tuttavia, per alleviare il dolore dell’ulcera in bocca e non interferire con la corretta alimentazione, ecco qualche consiglio.

  1. Intensificare l’igiene orale, per eliminare fonti batteriche e infezioni;
  2. Eliminare dalla dieta gli alimenti infiammanti, come cioccolato, peperoncino e insaccati;
  3. Evitare cibi duri e taglienti (patatine, bruschette), per non peggiorare le lesioni ulcerose;
  4. Applicare, su consiglio del farmacista o del medico, degli specifici gel antisettici o dei preparati a base di acido ialuronico esogeno. Una categoria di prodotti per uso topico che favoriscono l’eliminazione degli agenti infettivi, accelerano il processo di ricostituzione dei tessuti lesionati e formano una barriera protettiva che isola l’ulcera dal contatto con liquidi o alimenti;
  5. Intensificare l’assunzione di vitamina C, aiutandosi se necessario con specifici integratori.
Fai il pieno di vitamina B5 a tavola

Fai il pieno di vitamina B5 a tavola

27 Aprile 2023

Parlando di vitamine non si può non ricordare quanto siano indispensabili per la salute. Oltre a quelle più conosciute come la vitamina C, ce ne sono altre meno note ma altrettanto importanti per il benessere del corpo. Una fra queste è la vitamina B5, anche detta acido pantotenico, che viene scomposta e assorbita dal nostro corpo durante la digestione.

Sotto forma di coenzima A, svolge un ruolo fondamentale in moltissime funzioni, come ad esempio nel metabolismo energetico, in quello dei grassi, dei carboidrati e delle proteine. Ma non solo.

Il suo contributo è molto più ampio: la vitamina B5, infatti, agisce in modo determinante nella formazione dei tessuti connettivi, delle mucose e delle unghie. Proprio per questa ragione è largamente impiegata nella formulazione di creme e pomate cicatrizzanti utili in caso di lesioni cutanee.

Una vitamina a portata di mano

Un vero concentrato di benessere che, fortunatamente per noi, non è difficile da reperire.

Il nome acido pantotenico arriva dal greco, pantothen, che significa ovunque. Questa vitamina, infatti, è presente in quasi tutti gli alimenti, in particolare nel fegato, uova e cereali integrali ma anche nei legumi come i ceci o nelle nocciole. Per questo, seguendo una normale alimentazione, è pressoché impossibile trovarsi in stato di carenza.

Gli unici episodi di mancanza di vitamina B5 sono stati evidenziati durante alcuni test su alcuni animali o individui molto denutriti. I sintomi riscontrati sono stati stanchezza, mal di testa e disturbi alla vista.

In questi rari casi è possibile sopperire alla mancanza di vitamina B5 rivolgendosi al proprio medico o farmacista di fiducia che vi sapranno indicare una dieta equilibrata e i migliori integratori da prendere.

I vantaggi dei lavaggi nasali

I vantaggi dei lavaggi nasali

25 Aprile 2023

Soffiarsi il naso è un gesto molto semplice. Non tutti, però, sanno che è anche un’azione importantissima per la nostra salute.

La pulizia nasale, infatti, è indispensabile per garantire il corretto funzionamento del naso che, svolgendo una funzione di filtraggio per il corpo, consente di fermare e allontanare batteri, virus, pollini e particelle inquinanti dell’aria.

Ma come funziona il naso? Lavorando a cicli alternati, ogni narice ha un momento di “pausa”, durante la quale smaltisce tutte le sostanze estranee con le quali è venuta in contatto. In più possiede un sistema di secrezione e trasporto mucociliare, che consente la pulizia automatica e costante delle mucose.

A volte, però, a causa di agenti esterni come l’inquinamento, le vie aeree possono ostruirsi e, quindi, risulta indispensabile supportare la naturale funzione.

Pulizia e prevenzione a portata di mano

Per farlo ci vengono in aiuto i lavaggi nasali. Con questo termine si intende la pulizia delle mucose attraverso soluzioni fisiologiche e spray a base di sostanze saline o ipertoniche che, fluidificando il muco presente nel naso, ne favoriscono l’eliminazione.

Questi lavaggi, oltre ad agevolare l’igiene delle narici, svolgono un’azione preventiva verso malattie virali come influenza e virus gastroenterici ma anche raffreddori e riniti allergiche. Nei bambini, poi, aiuta a prevenire infezioni batteriche che possono generare, a loro volta, otiti, sinusiti, faringiti e laringiti.

In più, svolti costantemente, mantengono la corretta detersione delle cavità nasali, contrastando l’introduzione di sostanze esterne e aiutando a ripristinare la naturale umidità delle pareti.

Per avere maggiori informazioni su come eseguirli, potete chiedere consiglio al vostro farmacista di fiducia che saprà indicarvi i prodotti più adatti alle vostre esigenze.

Gli alimenti probiotici strizzano l´occhio all´intestino

Gli alimenti probiotici strizzano l´occhio all´intestino

22 Aprile 2023

Molti di voi ne avranno sentito parlare, ma pochi sanno davvero cosa siano.

I probiotici sono sostanze prodotte da un organismo, in grado di stimolare la crescita di un altro elemento. Per essere considerati tali devono:

  • essere già presenti nel nostro intestino;
  • resistere alle funzioni digestive;
  • aderire alle cellule intestinali e colonizzarle;
  • avere un effetto benefico per la salute, grazie all'antagonismo nei confronti di microrganismi patogeni.


Probiotici, come funzionano e dove trovarli

I probiotici, quindi, sono capaci di agire positivamente sull’ecosistema intestinale dove arrivano ancora vitali nonostante le barriere costituite dai succhi gastrici, promuovendo il rinnovamento della flora microbica intestinale.

Queste sostanze si trovano nei cibi fermentati come thé kombucha, miso, kefir, tempeh e crauti, nello yogurt addizionato e in alcuni latticini.

Attenzione, lo yogurt classico non può essere considerato probiotico, perché il Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus, in esso contenuti, non sono in grado di sopravvivere in modo significativo all'acidità del nostro stomaco.

I probiotici si possono assumere anche tramite prodotti fortificati detti "alimenti funzionali", come formaggi freschi e derivati dei cereali, tipo la pasta. Questi cibi svolgono importanti funzioni benefiche sul nostro organismo tra cui la stimolazione delle difese immunitarie.

Questo però non basta. Per il benessere del nostro corpo e il mantenimento della flora intestinale è necessario anche seguire uno stile di vita corretto, fare attività fisica, curare l'alimentazione, eliminare sigarette e alcol e, importantissimo, diminuire lo stress.

In caso di necessità, poi, è possibile reperire in farmacia degli integratori di probiotici specifici oltre agli ottimi consigli del personale specializzato.

Omega-3 in gravidanza: un alleato prezioso per evitare parti prematuri

Omega-3 in gravidanza: un alleato prezioso per evitare parti prematuri

20 Aprile 2023

Tra le sostanze indispensabili per garantire il corretto funzionamento del nostro corpo, ci sono gli Omega 3, acidi grassi polinsaturi essenziali che, non essendo sintetizzati dall’organismo, devono essere introdotti attraverso l’alimentazione.

Assumere la giusta quantità di Omega 3 è importantissimo. Questi elementi, infatti, intervengono per prevenire e curare malattie cardiovascolari, alcune patologie infiammatorie e, non ultimo, possono ridurre la possibilità di nascite premature.

Omega 3, l’essenziale per la salute

Secondo uno studio condotto dall’Istituto di Ricerca Medica e sulla Salute di Adelaide, su un campione di circa 30 mila donne, è emerso come l’assunzione di una dose adeguata di Omega 3 durante la gravidanza, sia in grado di ridurre di circa l’11% i parti prematuri entro le 37 settimane e del 42% prima delle 34 settimane.

La ricerca è molto promettente, poiché evidenzia come, intervenendo sulla prevenzione dei parti anticipati, si possano limitare anche tutte le conseguenze ad essi collegati.

I bambini nati prima del termine della gestazione, infatti, hanno maggior possibilità di incorrere in varie patologie che, spesso, rappresentano le cause principali dei decessi sotto i cinque anni di età. Tra queste, per esempio, le malattie croniche del sistema respiratorio, immunitario e digestivo ola difficoltà nel linguaggio, nell’apprendimento e nel comportamento.

La corretta assunzione di Omega 3, come detto, passa per prima cosa dall’alimentazione. I cibi più ricchi di questi elementi sono:

  • il pesce;
  • l'olio di pesce;
  • i crostacei;
  • le noci;
  • le mandorle;
  • i semi;
  • gli oli vegetali.

In caso la dieta non fosse sufficiente a garantirne la giusta assimilazione, è possibile introdurli tramite degli integratori specifici che potete acquistare in farmacia seguendo le indicazioni del vostro medico e del personale specializzato.

Igiene orale dopo i pasti: ecco cosa sapere

Igiene orale dopo i pasti: ecco cosa sapere

18 Aprile 2023

Ce lo insegnano fin da bambini, lavarsi bene i denti dopo mangiato è importantissimo. Ma siamo sicuri di sapere a cosa corrisponda la parola "bene"?

Spesso si pensa che sia sufficiente strofinare con lo spazzolino per qualche minuto per avere una denatura pulita e sana. In realtà questo non basta. Per lavarsi i denti in modo efficace, mantenerli in salute ed evitarne l'usura, è necessario seguire qualche piccolo ma preciso accorgimento.

Prima di tutto è importante sapere che per usura dentale, si intende la perdita del materiale mineralizzato che protegge esternamente il dente, lo smalto. Nella maggior parte dei casi, questo avviene a causa di cattive abitudini e poca attenzione nel lavaggio.

Denti bianchi, sorriso perfetto

Vediamo insieme il vademecum per una corretta igiene orale e per un sorriso bello e sano:

  • dopo i pasti, aspettate mezz'ora prima di lavare i denti. Gli acidi contenuti nei cibi, infatti, intaccano lo smalto e l'utilizzo immediato dello spazzolino rischierebbe di peggiorarne l'effetto;
  • non esagerate con l'assimilazione di vegetali acidi. Prediligete ortaggi come sedano, broccoli, verdura a foglia, che svolgono una sorta di spazzolatura del dente;
  • la durata del lavaggio deve durare almeno due minuti. Muovete lo spazzolino in modo verticale o circolare, spostandovi dalle gengive verso la parte finale dei denti. Ricordatevi di raggiungere ogni parte della bocca;
  • per completare l'opera e assicurarvi un alito fresco, non dimenticatevi di spazzolare anche la lingua.

Infine, per preservare lo smalto dei denti, è importante pianificare una visita dal dentista ogni sei mesi o un anno.

Per avere maggiori consigli e acquistare prodotti specifici, rivolgetevi al vostro farmacista che saprà darvi tutte le indicazioni per una corretta igiene orale.
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